18 dicembre 2008

LETTERINA DI NATALE

Ciao amici, vi riporto una lettera scritta a scuola da una bimba che fotografa l'Italia di oggi, figlia della moderna finanza creativa.

"E' buio, quando papà rientra a casa. Ha un'aria strana, forse è stanco o infreddolito. Si avvicina, ci dà un bacio sulla fronte come al solito e va in cucina da mamma. Io e mio fratello continuiamo ad addobbare l'albero, mio fratello un po' si stufa, perché dice che è sempre lo stesso da molti anni. Mamma allora, per accontentarlo, ha comprato cinque decorazioni nuove in quei negozietti da 50 centesimi, ma a lui non bastano, è un periodo nero, non gli va mai bene niente, non gli vanno bene i vestiti che ci hanno regalato delle amiche di mamma dei loro figli più grandi di noi, non gli va bene mangiare verdure per secondo, non gli va bene non avere il telefonino o la play station di ultima generazione, insomma è incontentabile! Mamma dice che è l'età e bisogna capirlo. Finalmente abbiamo terminato e, anche se è sempre lo stesso, il mio albero è bellissimo. Distrattamente guardo in cucina e vedo papà che si mantiene la fronte, ma anche mamma ha un'aria strana, direi preoccupata. Allora furtivamente ascolto cosa stanno dicendo, ora capisco : papà sarà in cassa integrazione dalla prossima settimana, perché, a causa della crisi economica, non c'è richiesta di lavoro. Mamma allora gli si avvicina, gli accarezza i capelli e gli dice di non preoccuparsi, che rinunceremo ai regali, tireremo la cinghia, ma andremo avanti. Potrebbe anche trovare lavoro come donna delle pulizie, in fondo, in questo periodo sono tante le persone che vogliono avere la casa "linta e pinta" ma che non hanno voglia o il tempo per farlo. Ma papà non sembra consolarsi, dice di essere un fallito, perché non è riuscito a dare tranquillità e sicurezza alla sua famiglia. Si sente un fallito, perché ha caricato mamma di mille preoccupazioni e, nonostante gli sforzi, con quel misero stipendio di operaio, che portava in casa, non si riusciva ad arrivare a fine mese. Si sente un fallito perché non riesce a dare ai suoi figli un futuro sereno: non può portarci al cinema o al ristorante, ma neanche comprarci dei vestiti nuovi o una fetta di carne in più al posto delle solite verdure. Mamma allora si siede accanto a lui, lo guarda negli occhi e gli dice determinata e lucida: "E' LO STATO CHE HA FALLITO" non tu, lo Stato che non riesce a dare benessere ai suoi cittadini e sta producendo sempre più "nuovi poveri". Papà allora la guarda e le chiede se c'è speranza che le cose cambino e mamma gli risponde che a Natale tutto può succedere, i desideri possono avverarsi. Corro in cucina, li abbraccio forte e mi rendo conto di aver avuto dalla vita il regalo più bello: la mia famiglia, povera ma dignitosa, ed è una ricchezza che nessuno potrà mai togliermi".

Il futuro come sarà ragazzi? Ce lo stanno togliendo ora il futuro e noi non stiamo facendo nulla, il futuro dovrebbe essere dei giovani ma gli anziani non mollano la poltrona nemmeno davanti alla giustizia.

4 commenti:

  1. Molto commovente questo post, e sappiamo tutti che è la realtà...siamo un pò tutti i "nuovi poveri" della società moderna...non ci restano che gli affetti più cari, alla fine credo che quello conti più di ogni altri cosa al mondo...

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  3. Cavolo, questa lettera mi ha commosso..purtroppo è la triste realtà del nostro paese..anch'io a volte mi sento un fallito da questo punto di vista perchè non ho un lavoro stabile che mi garantisca uno stipendio fisso a fine mese ed ora che sto per formare una famiglia ho una paura pazzesca di non farcela..ma hai ragione tu, non sono io il fallito, è lo stato che non c'è..io spero di riuscire ad andare sempre avanti anche se per l'Italia la vedo dura se non fanno un pò tutti un bel passo indietro

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  4. "loro non molleranno mai....neanche noi!!"

    Buon Natale e buon Anno

    ciao

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